“La notizia apparsa sui media del via libera regionale al maxi-villaggio turistico di Valle Ossi a Eraclea rappresenta l’ennesima dimostrazione del modus operandi dell’amministrazione Zaia: ignorare le interrogazioni dei consiglieri regionali e le preoccupazioni ambientali per poi dare il disco verde a progetti ad alto impatto sul territorio.”
Con queste parole, Andrea Zanoni, Consigliere Regionale di Europa Verde, commenta duramente la decisione della Regione Veneto di rilasciare il provvedimento autorizzativo unico per la realizzazione del villaggio turistico a Valle Ossi, pubblicato nel BUR regionale.
“Nel novembre 2023 – ben 17 mesi fa – avevo presentato un’interrogazione che evidenziava tutte le gravi criticità di questo progetto faraonico alla foce del Piave. La LIPU aveva documentato nero su bianco i rischi ambientali, ma il Presidente Zaia e gli assessori Bottacin (Ambiente) e Caner (Agricoltura e Turismo) non hanno mai risposto alle mie precise domande.
Che fine hanno fatto le preoccupazioni sul rischio idrogeologico? Il Piave è stato definito dallo stesso Zaia un ‘sorvegliato speciale’ e l’assessore all’Ambiente lo ha chiamato ‘tallone d’Achille dell’intera regione’. Eppure, oggi si autorizza un villaggio turistico di 94 ettari, con 12.000 presenze giornaliere, proprio alla sua foce, in un’area già soggetta a erosione e subsidenza.
La Laguna del Mort, area protetta a livello europeo come ZSC-ZPS per la sua biodiversità, vedrà scomparire numerose specie di avifauna a causa della pressione turistica. Ma evidentemente per questa Giunta regionale i 170 milioni di euro di investimento valgono più della tutela ambientale.”
Al Presidente Zaia chiedo di rinunciare a qualche evento di taglio del nastro e di dedicare quel tempo per un po’ più di lavoro nel rispondere alle interrogazioni dei consiglieri regionali. In questi 17 mesi, mentre la mia interrogazione veniva ignorata, cosa hanno fatto gli assessori competenti per valutare seriamente l’impatto ambientale di questo progetto? La risposta è sotto gli occhi di tutti: hanno semplicemente proceduto come se le criticità non esistessero.
I cittadini veneti meritano trasparenza e rispetto per il loro territorio, non decisioni calate dall’alto che ignorano le evidenze scientifiche e i rischi ambientali concreti a vantaggio della cementificazione selvaggia.”