“Mi sono rivolto alla Giunta regionale con una interrogazione, sottoscritta anche dal consigliere Renzo Masolo, per ottenere dettagli sul famoso tesserino venatorio che ha consentito a Trump jr di cacciare in Veneto. La vicenda, che ha avuto eco a livello internazionale, e sulla quale ho presentato un esposto in procura, si tinge ulteriormente di giallo. Alla specifica domanda su quali norme, alla luce dei divieti in vigore, abbiano consentito al miliardario americano di cacciare a Venezia, durante una battuta ripresa da un video in cui appare il corpo senza vita di un animale protetto a livello europeo, la Giunta risponde citando le stesse norme che in realtà lo vieterebbero. La risposta fornita oggi dall’Assessore regionale alla caccia è stata del tutto controproducente per la Regione, perché di fatto conferma che, a legislazione vigente, Trump Jr non poteva avere il tesserino di caccia. A distanza di settimane ancora non sappiamo chi abbia fornito il tesserino venatorio, che in Italia viene rilasciato dalla regione di provenienza. Inoltre, cacciare in Italia richiede anche la capacità di sapere riconoscere le tante specie presenti nel territorio e quindi competenze che devono essere acquisite, onde evitare di imbattersi in specie protette. La Fauna dell’America risulta essere assai diversa da quella europea, ci chiediamo quindi se e dove Trump jr abbia acquisito le necessarie conoscenze per praticare l’attività venatoria qui da noi. Il mistero si infittisce, se fosse un libro rischierebbe di appassionare più di uno dei tanti libri di Luca Zaia.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni.