“Sebbene il Presidente Zaia sembri avere preso atto che i Veneti e i Trentini quest’opera non la vogliono, essendoci alternative più sostenibili, sicure ed economiche, sulla questione diga del Vanoi ritengo serva mantenere alta la guardia. Il progetto potrebbe avere ormai i giorni contati, ma non dimentichiamo che chi lo ha fortemente voluto, anche senza timore di apparire sprezzante agli occhi dei cittadini, c’è ancora e non tarderà a riprendere la questione, magari con una operazione di maquillage ben confezionata. Nel frattempo, del progetto discusso fino ad oggi rimarranno le spese sostenute nella progettazione, i dibattiti pubblici itineranti molto criticati nella gestione da cittadini e amministratori e le ripercussioni sul Consorzio di Bonifica del Brenta, l’unico consorzio a non aver ancora eletto il presidente al suo interno, a causa di atteggiamenti che nulla hanno a che fare col bene dei cittadini.
Come Consigliere regionale mi sono opposto con tutte le mie forze a questa diga, a fianco dei cittadini e dei comitati, perché opere come questa sono nocive per tutto il Veneto, e in questo caso anche per il Trentino, per i cittadini di oggi e quelli futuri. Chi si oppone viene spesso etichettato come ‘il solito ambientalista che sa solo dire No’. Il fatto è che progetti impattanti tanto quanto la Diga del Vanoi si susseguono continuamente in Veneto; quindi, i No potrebbero apparire semplicemente ripetitivi agli occhi di coloro che non tengono conto degli effetti e dei rischi che infrastrutture come queste comportano. Ogni giorno vediamo la nostra regione allontanarsi dagli obiettivi ambientali e climatici. Serve un cambio di passo, perché non abbiamo una Regione B. “Lo dichiara il Consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde).