VENEZIA, 12 MAR – “Nonostante il MOSE, l’innalzamento del livello del mare continua a crescere, come previsto e già ampiamente annunciato dagli scienziati da anni: di questo passo il sollevamento delle paratoie arriverà a essere così frequente da compromettere inesorabilmente il fragile ecosistema lagunare nel quale è presente una concentrazione unica di biodiversità. Un opera che tra costruzione e costi di manutenzione già programmati fino al 2034 supera i 7 miliardi e che ogni volta che si alza costa 250 mila euro: nonostante ciò il ministro Salvini é tanto contento dei risultati del sistema di paratie mobili e festeggia la 100 esima entrata in azione”. Lo afferma Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera, replicando alle dichiarazioni del ministro delle Instrastrutture. Zanella spiega: “l’impatto principale riguarda la morfologia lagunare e più in particolare le ‘barene’, sistema protetto dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e che rappresenta il paesaggio tradizionale naturale della laguna di Venezia: le ‘barene’, a causa della ridotta sedimentazione dovuta alle sempre più ricorrenti chiusure della laguna durante le alte maree rischiano la progressiva erosione; l’attivazione del MOSE e la chiusura della laguna, inoltre, determinano l’interruzione della continuità ecologica tra laguna e mare, determinando un grave pregiudizio per la biodiversità presente. Ricordo infine che proprio in relazione alla presenza e all’alto valore ambientale degli habitat e delle specie animali e vegetali, la Laguna di Venezia è individuata quasi interamente come Zona di Protezione Speciale (ZPS – IT3250046 | Laguna di Venezia) nell’ambito della Rete Natura 2000 dalla Commissione europea, istituita con la Direttiva 92/43/CEE “Habitat” con l’obiettivo di promuovere la tutela e la conservazione della diversità biologica presente nel territorio degli Stati membri”, conclude Zanella.