“Il nostro è un NO nel merito e nel metodo al piano di riarmo da 800 miliardi voluto dalla Presidente von der Lyen e dalla Commissione europea – così affermano in una nota i deputati della delegazione italiana al Parlamento europeo, Cristina Guarda, Ignazio Marino, Leoluca Orlando e Benedetta Scuderi.
Sul merito diciamo NO perché la difesa comune non passa dai singoli Stati, attraverso il rafforzamento degli eserciti nazionali. Al contrario servirebbe un processo d’integrazione delle politiche di difesa che, razionalizzando le risorse, consentirebbe di ridurre la spesa militare già stanziata a livello nazionale.
Sul metodo denunciamo che la Risoluzione ReArm Europe, attraverso il ricorso all’art. 122 del Trattato, nega il coinvolgimento del Parlamento europeo, impedendo così il legittimo confronto democratico e il voto dell’Assemblea. Tutto questo è inaccettabile –concludono gli eurodeputati Verdi”.