Treviso, 13 marzo 2025
“È inaccettabile che un parlamentare trevigiano come Dimitri Coin della Lega proponga di trasformare lo Stambecco, specie rarissima e protetta, in un bersaglio per i fucili di una sparuta minoranza di cacciatori. Ancora più grave che il Governo Meloni abbia accolto questa proposta scellerata, dimostrando ancora una volta di essere pronto a sacrificare il nostro patrimonio naturale per compiacere una lobby che rappresenta una percentuale da prefisso telefonico della popolazione italiana.”
Andrea Zanoni, Consigliere Regionale del Veneto di Europa Verde, interviene duramente sulla questione del possibile e purtroppo probabile inserimento dello Stambecco tra le specie cacciabili, oggetto di un ordine del giorno presentato dal deputato leghista Dimitri Coin e accolto dal Governo.
“Lo Stambecco è stato sull’orlo dell’estinzione proprio a causa della caccia, salvandosi miracolosamente solo nell’area del Parco Nazionale del Gran Paradiso, area notoriamente esclusa ai cacciatori. La sua popolazione continua ad essere in pericolo. Essendo un animale che vive in alta montagna sulle Alpi, il suo habitat sta scomparendo a causa dei cambiamenti climatici e questo rende le popolazioni sempre più deboli, favorendo la diffusione di epidemie nella specie. Ed ecco che la risposta della politica, anziché proteggere questa specie fragile, è quella di aprire la stagione di caccia!” prosegue Zanoni.
“È vergognoso che si voglia ridurre questo maestoso simbolo delle nostre Dolomiti a trofeo da appendere al muro. Chi è contro lo Stambecco è contro il Veneto e i veneti.”
“Questa è l’ennesima dimostrazione che il Governo Meloni governa per pochi privilegiati e non per l’interesse generale dei cittadini. Mentre le associazioni ambientaliste, animaliste e la maggioranza della popolazione italiana chiedono maggiore tutela per la biodiversità, l’esecutivo continua a fare favori a lobby potenti ma minoritarie, ignorando completamente il valore ecologico e culturale della nostra fauna selvatica.”
“Come Europa Verde continueremo a opporci in tutte le sedi con tutte le nostre forze a questa deriva antiecologica, siamo decisamente contro questa scelta scellerata perché la protezione della biodiversità non è solo un dovere etico, ma anche una necessità per garantire un futuro alle prossime generazioni,” conclude Zanoni sulla questione Stambecco.
“Infine in merito al commercio di carne di Cinghiale promossa dall’amministrazione provinciale di Treviso Marcon, – dichiara Zanoni – torna utile ricordare che la provincia invece di spendere denari pubblici per i ristori ai cacciatori, potrebbe lasciare in pace il Lupo che saprebbe svolgere egregiamente e gratuitamente il ruolo di controllore di questa specie molto prolifica e nota per rappresentare una specie obiettivo del Lupo che così diventerebbe un utile alleato degli agricoltori”.