Ed ora è toccato alla strada “Calti Pendice”. A Villa di Teolo si sta consumando l’ennesimo sfregio ambientale: hanno iniziato l’asfaltatura di una bellissima strada, che ha anche un buon tratto di intinerario bianco. Per anni e anni questa strada è stata una vera perla per l’ambiente dei Colli, frequentatissima da tanta gente proprio per la sua bellezza. Ed ora, questo gioiello è destinato a sparire.
Per protestare, ma anche per godere dell’ultima volta di questa bellezza, ci siamo trovati in parecchi, oggi a passeggiare sotto Rocca Pendice. E purtroppo i danni provocati dall’inizio dei lavori sono già evidenti: gli scoli d’acqua che in alcuni punti ospitavano piccole popolazioni di rospi e salamandre, spariti completamente. Al loro posto uno scasso artificioso che prosegue per tutto il tratto. Ma la cosa peggiore è appunto il tratto che era bianco, ed ora Comune di Teolo, con l’appoggio dell’Ente Parco, sta per ricoprire.
E’ un blitz contro l’ambiente, perchè questa strada a destinazione forestale non serve una mobilità che in quel posto non esiste. Le abitazioni servite sono pochissime, e il tratto che era veramente da sistemare e mettere in sicurezza non c’entra assolutamente nulla con la strada bianca. E infatti, nella delibera del comune n. 142 del 29/12/23 che per prima approva questi lavori si riferisce esattamente al tratto già coperto: testualmente “l’oggetto dell’incarico sono i lavori di manutenzione straordinaria parziale di via Calti Pendice”.
Successivamente alla prima delibera, il 23/07/2024, il progetto definitivo-esecutivo viene riapprovato dal Dirigente del settore LLPP. L’atto richiama l’approvazione già avvenuta in giunta sei mesi prima e cita ” l’autorizzazione rilasciata dall’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei in merito ai lavori di cui al progetto, protocollo n. 2024_0213_3114_Comune di Teolo_Decreto , pervenuto il 07,05,2024 e acquisito agli atti al n. 8314/2024 di protocollo generale;”. Questo evidenzia che l’autorizzazione del Parco è posteriore all’approvazione della Giunta.
Ma gli elementi “strani” non finiscono qui. Nella relazione c’è scritto che “L’intervento proprio per la sua tipologia non provoca alcun impatto significativo sull’ambiente, per cui risulta superflua una valutazione sotto il profilo ambientale”. Ma come viene giustificata questa affermazione? Con quello che già si vede, l’impatto visivo è sicuramente devastante, perchè catramare 7.500 mq di strada non è cosa da poco. E secondo il nostro parere, anche se sopra alla copertura viene steso un manto di stabilizzato, non restituirà mai l’equilibrio del micro ambiente. Anzi, questo è un palese riconoscimento della pesantezza dei lavori che si stanno realizzando. Ed infine, contestiamo pure anche la mancanza di trasparenza nella politica del comune. Ci risulta infatti che i consiglieri di opposizione abbian ricevuto copia del progetto solo a lavori già iniziati.
Insomma, una vergogna dietro l’altra, che si somma alla devastazione, incuria, degrado che ormai quasi quotidianamente segnaliamo nell’ambito collinare, ma in modo particolare a Teolo.
Lorenzo Guaia
