“Il Comitato No Tav ha inviato ad Appa (Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente) e al Noe (Nucleo operativo ecologico) dei Carabinieri un esposto in riferimento camion che caricano materiale presso il cantiere nord della circonvallazione ferroviaria di Trento presso l’ex scalo Filzi per depositarli presso la discarica del ponte di Ronco, una delle frazioni di Canal San Bovo, e che il materiale oggetto di trasporto e deposito non sarebbe, secondo quanto denunciato, semplicemente inerte, bensì contaminato da idrocarburi policiclici aromatici (IPA). L’Assessora Zanotelli della Provincia Autonoma di Trento, durante una recente question time in Consiglio provinciale di Trento, ha spiegato che i terreni del cantiere sono stati sottoposti ad analisi nel 2023 e che in tre punti è stato rilevato il superamento dei limiti, aggiungendo che il primo punto è stato già bonificato, mentre gli altri due saranno presto oggetto di interventi. Tutto questo non è estraneo al Veneto, la discarica del Ponte di Ronco si trova proprio a ridosso del torrente Vanoi, che è affluente del torrente Cismon, che a sua volta si immette nel Brenta. Per questo ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale, sottoscritta dal collega Andrea Zanoni, per sapere se intenda monitorare la situazione, anche con particolare riferimento alla presenza di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nei fiumi Cismon e Brenta.” Lo dichiara il Consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde).