Venezia 20 mar. 2025 – “La mozione approvata all’unanimità dal Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano per legalizzare l’uso dei silenziatori nelle armi da caccia è un vero e proprio regalo ai bracconieri e una minaccia mortale per la sicurezza dei cittadini. Si tratta di una decisione sconsiderata e irresponsabile che va contro ogni principio di tutela dell’ambiente e della pubblica sicurezza”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni.
“In vent’anni di esperienza come guardia volontaria venatoria del WWF Italia ho partecipato a numerosi campi antibracconaggio a Brescia, Isola d’Ischia e Procida, Stretto di Messina, Malta, Cipro e sono stato testimone dell’accusa in oltre 150 processi per violazioni delle norme sulla tutela della fauna selvatica e degli animali. Posso affermare con certezza che il rumore degli spari è fondamentale per individuare i bracconieri – spiega Zanoni-. Alcuni esempi concreti derivati dalla mia esperienza sul campo possono aiutare a comprendere di cosa si tratta: nel 1997 denunciai due bracconieri che cacciavano in un’Oasi di protezione a Motta di Livenza; nel 1996 denunciai diversi bracconieri che cacciavano illegalmente le quaglie in primavera nell’Isola d’Ischia; nel 2002 un cacciatore all’interno del Parco naturale regionale del fiume Sile, e il 26 dicembre 1997, giorno di Santo Stefano e di silenzio venatorio, dato che cadeva di venerdì, denunciai due cacciatori vicentini che avevano ucciso uccelli protetti. Sono tutti casi in cui i responsabili sono stati individuati e poi sanzionati penalmente grazie al rumore dei loro spari, cosa impossibile con l’uso dei silenziatori. I sostenitori di questa proposta – sottolinea Zanoni – sostengono che ‘l’assenza del forte rumore dello sparo comporta reazioni meno intense da parte della fauna’, ma la verità è che l’assenza di rumore porterà gli animali più rapidamente sotto tiro dei cacciatori e renderà impossibile rilevare attività illegali”. “Con la scusa di tutelare l’udito dei cacciatori e ridurre il disturbo alla fauna selvatica, si sta cercando di legalizzare ciò che oggi la legge considera bracconaggio. L’uso di armi con silenziatore è un reato sanzionato punito dalla legge italiana. La legge sulle armi, la n. 110/1975, nonché la legge sulla caccia, la n. 157/1992, vietano espressamente l’uso di armi da sparo munite di silenziatore, con sanzioni penali fino a 3 anni di reclusione, come confermato da recenti sentenze della Cassazione. Inoltre, questa proposta aumenterebbe pericolosamente il rischio di incidenti di caccia a danno dei cittadini, escursionisti e residenti, che non avrebbero più la percezione del pericolo non sentendo gli spari. Chi ha votato questa mozione – conclude Zanoni – o è un ingenuo che si è fatto ingannare dagli amici dei cacciatori, o vuole deliberatamente consentire gravi atti di bracconaggio che oggi la legge sanziona penalmente”.