“Il Veneto – affermano i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde) – è una regione costellata di allevamenti intensivi, con conseguenti impatti significativi sul benessere animale, sulla salute pubblica e sull’ambiente. L’associazione “Essere Animali” ha recentemente resa pubblica un’indagine in un’azienda della Riviera del Brenta, che testimonierebbe indicibili sofferenze di polli allevati in condizioni disumane.
Chi ha affrontato il filmato, ha potuto assistere a episodi di ‘carcasse abbandonate nelle gabbie, esemplari vivi sollevati per un’ala e lanciati dentro i mezzi per il trasporto’ e numerosi altri maltrattamenti. A seguito di queste indagini, i Carabinieri hanno comminato sanzioni di migliaia di euro per mancato rispetto delle norme e lavoro nero.
Recentemente, anche il docufilm “Food For Profit” di Giulia Innocenzi ha documentato ulteriori irregolarità in diversi allevamenti veneti, evidenziando problematiche relative alle condizioni igienico-sanitarie, all’uso di antibiotici e al benessere animale. L’attenzione sugli allevamenti intensivi nella nostra regione è incrementata da parte dei media, ma non siamo certi di poter dire altrettanto sull’attenzione esercitata da chi ha il potere di effettuare controlli.
La normativa europea e nazionale stabilisce standard minimi per la protezione degli animali, spesso non rispettati. La carenza di controlli contribuisce al perpetuarsi di quelle che vengono giudicate come vere torture.”
Spiega Zanoni: “Ho già presentato diverse interrogazioni sui controlli negli allevamenti intensivi, è una questione ricorrente nella nostra regione. Nonostante l’opinione pubblica sia sempre più sensibile, ritengo che solo ripetuti controlli a tappeto possano ridurre episodi così gravi.”
Concludono i consiglieri: “Abbiamo presentato una nuova interrogazione per chiedere alla Giunta quanti controlli sono stati effettuati negli ultimi tre anni; quali misure intende adottare per potenziarli; se l’azienda abbia ricevuto finanziamenti sul benessere animale e se si intendono attivare procedure di revoca. La Regione dimostri di avere a cuore il benessere degli animali, non possiamo continuare ad essere la regione dove cacciatori e allevamenti intensivi agiscono senza i giusti controlli.”