Treviso, sabato 29 marzo 25
Nonostante la pioggia continua questa mattina una ottantina di persone hanno voluto dimostrare la loro opposizione alla realizzazione del quarto lotto della tangenziale di Treviso, partecipando al fashmob organizzato da Alleanza Verdi e Sinistra di Treviso a Sant’Anna di Treviso, in aperta campagna sul luogo dove questo tracciato squarcerà irrimediabilmente l’ultima grande campagna del comune di Treviso.
Tra i partecipanti diversi residenti, cittadini di Treviso e di Paese, rappresentanti di Italia Nostra, Paeseambiente, Extinction Rebellion, Legambiente. Presenti il Consigliere regionale Andrea Zanoni di Europa Verde – AVS, Giulia Princivalli segretaria provinciale di Sinistra Italiana – AVS, Stefano Dall’Agata nuovo coportavoce provinciale di Europa Verde – AVS, Said Chaibi coordinatore di Sinistra Italiana – AVS di Treviso.
Dichiarano Said Chaibi e Stefano Dall’Agata: “L’Impatto ambientale sarà devastante. La costruzione del quarto lotto comporterà la distruzione di aree verdi, terreni agricoli e zone di pregio naturalistico, aumentando l’inquinamento atmosferico e acustico; oltre a questo ci sarà il rischio che l’aumento del traffico e delle emissioni nocive mettano in pericolo la salute dei cittadini, in particolare per le fasce più vulnerabili come bambini e anziani.”
Aggiunge Andrea Zanoni Consigliere regionale di Europa Verde – Alleanza Verdi Sinistra: “Vogliamo introdurre nel progetto di legge 244, la legge quadro sull’urbanistica e consumo di suolo in arrivo a breve in Consiglio regionale, una norma che vieti scempi ambientali come questo che squarcerà l’ultima campagna fertile del comune di Treviso per una inutile e costosissima strada. Buttare 60 milioni di euro per tre chilometri di strada, praticamente 20.000 euro al metro, è un affronto a tutte le persone che a causa di mancanza di fondi pubblici non si possono curare, si ritrovano senza medico di famiglia, non trovano aiuto per le proibitive rette per le case di riposo. Meglio investire quei soldi in sicurezza stradale realizzando rotonde, marciapiedi, piste ciclabili, nel trasporto pubblico, nella SFMR ovvero la metropolitana di superficie seppellita da Zaia e nelle manutenzioni delle strade esistenti sempre più piene di buche.. La nostra proposta è quella di tutelare questa campagna istituendovi un biodistretto utile alla produzione agricola locale a chilometro zero. “
Incalzano poi Chaibi e Dall’Agata: “Crediamo che vi siano soluzioni alternative sostenibili per risolvere i problemi di traffico, come il potenziamento del trasporto pubblico, la promozione della mobilità ciclabile e pedonale e la riqualificazione delle infrastrutture esistenti. L’Amministrazione cittadina strumentalizza la sofferenza di altri quartieri per giustificare il quarto lotto che però non darà soluzioni. È come avere male al cuore e cercare una cura dal Chiromante”
Perciò Alleanza Verdi e Sinistra chiede: “L’immediata sospensione del progetto del quarto lotto della tangenziale. L’avvio di un tavolo di confronto con i cittadini e le associazioni locali per individuare soluzioni alternative sostenibili e condivise. L’investimento in progetti di mobilità sostenibile e la realizzazione di un biodistretto che rispettino l’ambiente, la salute di tutti e tutte. Continueremo la nostra battaglia in tutte le sedi istituzionali e non per la difesa del suolo e di questa campagna perché vogliamo evitare che come tanti altri campi trevigiani cada sotto i colpi delle ruspe le gettate di cemento e le colate di asfalto.”