Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi, ha scritto una lettera al sindaco di Loreo, mettendo nero su bianco alcune serie preoccupazioni riguardo al progetto di un nuovo impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione. In particolare, la parlamentare commenta le recenti dichiarazioni del sindaco stesso relative all’impianto che “sarà copiato, visto che andrà a risolvere il problema dei Pfas” (Gazzettino di Rovigo, 25 marzo 2025).
“L’inquinamento da Pfas è un’emergenza ambientale e di salute pubblica, rispetto alla quale serve la massima trasparenza e un approccio fondato sulla scienza. Ho scritto al sindaco di Loreo per invitarlo a chiarire quali misure saranno adottate per garantire la gestione efficace e sicura dei Pfas, posto che diversi studi dimostrano che il trattamento dei fanghi attraverso incenerimento non riesce a distruggere del tutto i Pfas a catena corta, come il TFA. Queste sostanze finiscono per diffondersi nell’aria, con gravi rischi per la salute pubblica e l’ambiente,” dichiara Guarda.
“L’impatto persistente e pericoloso dei Pfas non va in alcun modo sottovalutato. La capacità di questi composti di accumularsi nei tessuti umani e di resistere ai tradizionali metodi di smaltimento richiede risposte immediate e scientificamente fondate. Il legame tra pesticidi e l’accumulo di TFA nei fanghi, inoltre, rende necessario un approccio integrato per ridurre questa minaccia ambientale. Come Verdi, promuoviamo il divieto universale di queste sostanze, che non può prescindere da un robusto programma di ricerca e sviluppo europeo che accompagni la messa al bando di queste sostanze. Alcune imprese hanno già dimostrato che è possibile produrre senza l’uso di Pfas, ma dobbiamo accelerare questa transizione,” conclude Guarda.
Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata