Vinitaly 2025 e viticoltura sostenibile – Zanoni e Masolo di Europa Verde: “Vitivinicoltura veneta: successo economico, fallimento ambientale – Pesticidi in aumento mentre crollano controlli e biologico. Vogliamo un’agricoltura sostenibile.”

Verona, 8 aprile 2025

Andrea Zanoni e Renzo Masolo, consiglieri regionali del gruppo consiliare Europa Verde, oggi presenti al Vinitaly 2025, hanno dichiarato: “Come gruppo consiliare di Europa Verde vogliamo evidenziare la necessità di valutare nel loro complesso tutti gli impatti generati dal vitivinicolo in Veneto, quelli positivi,riguardanti la parte economica quasi da record, ma anche, e soprattutto, quelli negativi sull’ambiente, la biodiversità, la salute dei lavoratori e dei residenti, gli altri settori dell’agricoltura.

La nostra regione, pecora nera a livello nazionale in agricoltura biologica, dovrebbe sostenere, anche con maggiori risorse finanziarie, forme di agricoltura sostenibile alternative, inclusal’agroecologia. Sostenere l’orticoltura e la frutticoltura biologicaè in linea con il mercato e consentirebbe di incrementare i prati stabili, quasi scomparsi a livello regionale, perché sostituiti dai vigneti come accaduto in questi ultimi anni soprattutto nel trevigiano.

Queste politiche consentirebbero di invertire la rotta rispetto alricorso in escalation di pesticidi, il cui impiego ha raggiuntolivelli record, nonostante i primi segnali preoccupanti monitorati da SPISAL e INAIL in merito ai gravi effetti sui lavoratori agricoli. La Regione su questo, oltre essere assente, ha di fattoridotto drasticamente i controlli sui pesticidi così come dimostrano i dati in crollo costante sui controlli della ULSS sull’uso dei pesticidi.

Europa Verde propone la conversione a un modello di agricoltura che predilige la sintesi biologica a quella chimica, potenziando le azioni di monitoraggio su sistemi di coltivazione che rischiano di trasformare il Veneto in una enorme monocoltura (come testimoniano i dati relativi alla provincia di Treviso).

Avere a cuore il territorio regionale e i nostri prodotti significaanche ricorrere a prelievi e analisi sui suoli, sulle acque, sui prodotti finali, su tutta la filiera vitivinicola, sulla biodiversità compresi gli insetti utili e gli animali selvatici, sugli addetti all’agricoltura e sui residenti nelle aree dove esiste una importante concentrazione delle superfici vitivinicole.

Purtroppo, la monocoltura rischia di intensificare la presenza di casi di malattie dei vigneti e di aumentare considerevolmente l’uso di pesticidi, come accaduto con la flavescenza dorata, causata dalla cicalina (Scaphoideus titanus), che a causa della densità dei vigneti si sta espandendo in tutta la regione. Vogliamo ricordare che nel 2023, a causa di questa minaccia, l’Assessorato all’Agricoltura del Veneto aveva richiesto al Ministero della Salute l’utilizzo di due pesticidi neurotossici, vietati in USA da decenni e in Europa da cinque anni, come il Clorpoirifos metile e il Thiametoxan, deroga poi tramontata grazie alla mobilitazione delle associazioni ambientaliste e comitati, produttori biologici, medici, curia e alla fine dagli stessi produttori e consorzi del Prosecco. 

Il taglio del 50% dei pesticidi entro il 2030 rispetto ai livelli del 2015-17, divieto del loro uso in un grande numero di superfici definite sensibili, la promozione di pratiche ecocompatibili di controllo delle infestanti previsti dalla proposta di regolamento della Commissione europea sui pesticidi, poi disgraziatamente cassati dalla presidente Ursula von der Leyen, dimostra come questo sia un tema che sta a cuore alla maggior parte dei cittadini europei, consapevoli della dannosità degli stessi alla vita sul nostro pianeta.

Perciò crediamo che serva adottare al più presto pratiche agricole compatibili con un’agricoltura sana e la tutela di cittadini e ambiente. Ecco il perché della nostra presenza oggi al Vinitaly, anche per incontrare e sostenere gli agricoltori e viticoltori che si occupano di biologico.”  

FOCUS SULL’ATTUALE SITUAZIONE IN VENETO

IL BIOLOGICO IN VENETO – Purtroppo, il Veneto è fanalino di coda, tra le 20 regioni italiane, per superfice coltivata con metodi biologici, superata in negativo dalla sola Valle D’Aosta, regione questa con una percentuale che raggiunge appena il 5,6%del 2023. Va evidenziato che in Veneto, dal 2020 al 2023, c’è stato addirittura un calo di meno 0,4 % della superficie totale con una perdita di ben 3.016 ettari in meno (pari a -6,28 % del totale del biologico in Veneto).

Per una regione come il Veneto, che risulta essere tra le più lontane rispetto al raggiungimento del GOAL n.15 “Vita sulla Terra” dell’Agenda 2030 dell’ONU, sarebbe fondamentale e prioritario sostenere maggiormente l’agricoltura sostenibile, promuovendo anche l’agroecologia. (Vedi allegati su Biologico e Agenda 2030 Veneto Sostenibile).

Il Veneto non deve essere la pecora nera sul biologico e perciòdeve investire molto di più recuperando il tempo perduto. 

EFFETTI DEI PESTICIDI SULL’AMBIENTE – Purtroppo molti dei principi attivi dei pesticidi utilizzati in agricoltura entrano nella catena ecologica andando a finire nelle acque sotterranee e superficiali. 

In uno degli ultimi report di ARPAV sullo stato ambientale dei corpi idrici sul bacino scolante della provincia di Venezia, che vede convogliate le acque provenienti da parte delle province di Venezia, Treviso, Vicenza e Padova, risultano importanti presenze di erbicidi su tutti i principali corsi d’acqua monitorati con valori fino a 267,3 ug/l contro un obiettivo guida di 0,005 ug/l.

Le sostanze inquinanti rilevate più frequentemente risultano l’AMPA (un metabolita del glifosato), il Glifosato (un erbicida ampiamente usato in agricoltura e in particolare in viticoltura), il Metholachlor, e il Nicosolfuron

I COSTI DELLA VITICOLTURA – Il settore vitivinicolo è quello più finanziato tra quelli agricoli dalla Regione del Veneto. Solo nel periodo 2009/2019 è stato destinato al vitivinicolo più di mezzo miliardo di euro a fondo perduto pari esattamente a 580 milioni di euro. Successivamente l’importo annuo è variato da 21 a 29 milioni di euro l’anno.

Purtroppo, al settore biologico sono andate solo le briciole mentre l’ortofrutta e l’apicoltura ha visto finanziamenti di gran lunga inferiori (Vedi allegato Costi).

LA SUPERFICE COLTIVATA A VIGNETO IN VENETO –L’ultimo dato 2023/2024 registra una superficie vitivinicola pari a ben 103.504 ettari ben al di sopra dei 74.897 riferiti all’anno 2010.

Perciò in questi 15 anni in Veneto si è registrato un incremento del + 38% della superficie “vitata”.

Se esaminiamo i dati per provincia balza agli occhi quello trevigiano trainato dal Prosecco con un +59% (da 28.156 ettari del 2010 a 44.788 ettari del 2024) mentre Verona registra un + 13%.

Queste coltivazioni hanno visto soccombere i prati stabili e grandi superfici boschive di collina riducendo considerevolmente aree ricchissime di biodiversità (Vedi allegato andamento Superficie vitata).

Purtroppo, questa situazione è destinata a peggiorare perché a inizio febbraio di quest’anno il Presidente Luca Zaia intervenuto in un’assemblea al Palafiera di Godega ha annunciato il via libera ad altri 6.000 ettari in soli due anni di vitigni Prosecco Doc.

USO DEI PESTICIDI IN CONTINUO AUMENTO – L’ultimo dato sull’uso dei pesticidi in Veneto del 2023 ci dice che la quantità utilizzata è stata pari a 15.964.89 di chilogrammi che rapportati al numero di abitanti significa un carico per abitante medio pari a 3,29 chilogrammi/persona. 

Il dato cambia considerevolmente per la provincia di Treviso con 4.749.309 kg pari a 5,40 kg/persona e per la provincia di Verona dove va ancora peggio con 6.245.144 kg pari a 6,75 kg/persona, si tratta delle due province d’Italia dove si consuma il maggior quantitativo di pesticidi.

Purtroppo l’uso dei pesticidi continua costantemente a salite tant’è che tra il 2022 e il 2023 l’aumento è stato più che proporzionale con un + 20% a livello regionale con un aumento pari a 2.659.357 chilogrammi. Tra le province più penalizzate:quella di Treviso con più 1.091.804 kg pari a + 30% e quella di Verona con più 613.772 kg pari a più del 20% (Vedere allegato su quantità pesticidi) .

CONTROLLI DELLE ULSS SULL’USO DEI PESTICIDI – Mentre aumentano le superfici coltivate a vigneto e di conseguenza aumenta considerevolmente l’uso dei pesticidi, i controlli previsti dal Piano d’Azione nazionale per l’uso dei prodotti fitosanitari ha subito una drastica e incomprensibile riduzione. 

A titolo di esempio, in provincia di Treviso l’ULSS2 Marca Trevigiana nel 2014 ha effettuato 178 controlli, nel 2015 166 e poi a scendere fino all’ultimo dato disponibile del 2022 pari a soli 29 controlli con una diminuzione di meno 83,7%.

Andando a vedere la provincia di Verona l’ULSS 9 Scaligera nel 2014 ha effettuato 191 controlli, nel 2015 eravamo a 156 e poi a scendere fino all’ultimo dato disponibile del 2022 pari a soli 79controlli, con una diminuzione di meno 58%.

Una situazione gravissima che di fatto fa venir meno anche l’effetto deterrenza sui controlli di queste sostanze chimiche problematiche per la salute dei viticoltori e dei residenti (Vedere allegato controlli USLL della Marca e Scaligera).

EFFETTI DEI PESTICIDI USATI IN AGRICOLTURA E VITICOLTURA SULLA SALUTE DEI VITICOLTORI– Durante le audizioni effettuate in Consiglio regionale in sede diCommissione legalità e politiche pubbliche sul tema degli incidenti sul lavoro e malattie professionali sono emersi dei dati molto preoccupanti che riguardano i lavoratori in agricoltura e viticoltura.

Sono stati registrati casi di malattie degenerative del sistema nervoso, morbo di Parkinson e Parkinsonismo secondario causato da tiocarbammati, ditiocarbammati organici ed inorganici, fungicidi al ditiocarbammato, manganese.

In particolare, nel 2023 l’INAIL ha individuato ben quattro casi di malattie professionali mentre gli SPISAL, settore operativo delle ULSS, hanno riscontrato tre casi, due dei quali ricadenti nell’area di competenza dell’ULSS 9 Scaligera.

È la prima volta che in Veneto degli enti pubblici mettono in relazione l’utilizzo di pesticidi con malattie professionali come già accaduto in Francia e negli USA come il Glifosato (Vedere allegato casi malattie SPISAL e INAIL).

LA PROPOSTA DI ETICHETTATURA DELL’UE CON QR CODE SULLE BOTTIGLIE DI VINO: 

“In merito alla polemica di questi giorni sollevata dal Ministro Lollobrigida contro l’etichettatura UE con QR code sulle bottiglie di vino, riteniamo sarebbe molto utile fornire precise informazionidi produzione, per una scelta consapevole; tra tali informazioni potrebbero ad esempio essere messe in chiaro, con massima trasparenza, quelle riguardanti quanti e quali pesticidi sono stati utilizzati durante tutto il ciclo produttivo per ottenere quella bottiglia di vino: Lollobrigida non deve temere la trasparenza e le informazioni utili ai cittadini per una scelta consapevole”.

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