“Secondo una recente analisi della CGIA di Mestre su dati Istat, la popolazione a rischio povertà o esclusione sociale in Veneto ammonta a 599.000 persone, circa il 12,4% della popolazione regionale.
Nel dettaglio emerge come i lavoratori autonomi siano molto più esposti al rischio di povertà rispetto ai lavoratori dipendenti, con ripercussioni economiche e sociali anche sulle loro famiglie.
Va ricordato che in Veneto ci sono circa 515.180 partite IVA, 133.400 delle quali in regime dei minimi, con fatturato annuo ben al di sotto del limite previsto degli 85.000 euro all’anno.
Una situazione che non può che allarmare, per questo abbiamo presentato una interrogazione in Consiglio regionale, rivolgendoci alla Giunta per conoscere quali politiche attive intenda adottare la Regione del Veneto per contrastare in modo specifico il crescente fenomeno della povertà tra i lavoratori autonomi.
Ma anche se stia prevedendo misure di sostegno economico diretto rivolto alle partite IVA in difficoltà. Anche questi lavoratori hanno bisogno di sostengo nell’accesso al credito e non possono rimanere privi di ammortizzatori sociali. Auspichiamo che la Regione avvii un tavolo di confronto con le associazioni di categoria per l’elaborazione di strategie condivise di contrasto alla povertà dei lavoratori autonomi.
Molte partite IVA, specialmente quelle operanti nei settori come sociale, cultura ed editoria, sono giovani o persone in età avanzata che svolgono piccoli lavori o consulenze, spesso senza disporre di ammortizzatori sociali o sostegni pubblici.” Lo dichiarano i Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde).