Dichiarazione della famiglia europea dei Verdi
Mai nella nostra vita una crisi di tale portata ha avuto un impatto così grande in così poco tempo. È diventato chiaro che solo collaborando con gli altri membri dell’Unione Europea possiamo combattere l’enormità di questa sfida. Solo solidarietà e cooperazione ambiziosi, non nazionalismo ed egoismo, assicureranno l’uscita da questa crisi più forti e più saggi. Non dobbiamo lasciare indietro nessuno, fronteggiando questa situazione insieme e a cuori aperti.
NOI, GREENS, esprimiamo solidarietà a tutti coloro che, con le loro famiglie, amici e cari, sono colpiti in modo diretto da questa crisi senza precedenti. Ringraziamo tutti i medici ed il personale sanitario che lavora instancabilmente per salvare vite umane, e tutti quei lavoratori in prima linea che consentono ai servizi essenziali di continuare, mettendo a rischio la propria salute ogni giorno.
NOI, GREENS accogliamo le iniziative e le soluzioni creative dei cittadini di tutta l’Unione Europea. La solidarietà tra le persone in questi tempi difficili si diffonde più velocemente di qualsiasi virus. Gli europei sanno che proteggere le vite e i sistemi sanitari deve sempre essere anteposto agli interessi nazionali particolari ed agli interessi economici.
NOI, GREENS riconosciamo che i leader dell’Unione Europea stanno agendo, in buona fede, per identificare il modo migliore per superare la crisi. Accogliamo con favore gli impegni già assunti dalla Commissione, dagli Stati membri in seno al Consiglio, dall’Eurogruppo e dalla BCE. Crediamo tuttavia che possano andare oltre. Ora più che mai il pensiero flessibile e creativo è necessario.
I passi che siamo qui ad enunciare dimostreranno la nostra volontà di agire con solidarietà per il bene comune e riteniamo che le seguenti misure siano cruciali per il superamento della crisi attuale, oltre che per prevenire ed affrontare meglio shock futuri:
Non lasciare indietro nessuno:
· La protezione dei più vulnerabili deve essere la priorità in questo momento. È fondamentale che l’UE assista i governi degli Stati membri nel mettere in comune le politiche e le pratiche migliori per sostenere le persone socialmente isolate, i senzatetto, gli emarginati o gli individui discriminati a cui l’accesso all’assistenza sanitaria è precluso. L’assistenza alle persone con disabilità deve essere garantita.
· Non dobbiamo dimenticare i migranti intrappolati in condizioni spaventose ai confini dell’Unione Europea, i quali andrebbero ricollocati al più presto in luoghi sicuri nell’UE, in paesi membri in cui possano accedere all’assistenza sanitaria indipendentemente dal loro status di residenza.
· L’UE e i suoi Stati membri devono usare tutti gli strumenti finanziari disponibili al fine di sostenere le centinaia di migliaia di persone che in Europa hanno perso o perderanno il lavoro a causa di questa crisi, di aiutare coloro che non hanno più mezzi di sussistenza e di evitare gli errori commessi durante l’ultima crisi finanziaria.
· Per chi può lavorare da casa, così come per i bambini e gli studenti che hanno bisogno di proseguire i loro studi, la Commissione deve assicurare che gli Stati membri applichino le attuali norme di telecomunicazione, le quali richiedono che tutti abbiano accesso a servizi internet a banda larga adeguati ed a prezzi accessibili.
· Le politiche attuate per combattere questa emergenza sanitaria devono includere una prospettiva di genere, nella misura in cui le donne sono esposte in modo sproporzionato a questa particolare emergenza sanitaria. In particolare, i servizi per le vittime di violenza devono rimanere attivi e disponibili. Rapporti e segnalazioni di atti di violenza di genere non devono essere considerati meno importanti o ignorati durante questo periodo. È necessaria l’adozione di misure speciali per combattere la violenza domestica, come ad esempio il rafforzamento dei servizi di assistenza, l’organizzazione di reti di sostegno ed una campagna pubblica d’informazione condotta dalla Commissione per informare vittime e testimoni dei loro diritti.
Il mercato unico deve salvare vite umane:
· I governi e le istituzioni dell’Unione Europea devono cooperare con il massimo sforzo per assicurare una risposta coordinata, condividendo proattivamente tutte le informazioni pertinenti e le competenze per garantire che forniture e personale medico, cibo e altri beni essenziali, possano muoversi liberamente oltre i confini per incontrare le esigenze di ogni stato membro Unione Europea.
· La Commissione e gli Stati membri devono garantire non solo il libero flusso di materiale medico e attrezzature, come indumenti protettivi, kit di tamponi e ventilatori, ma assicurare anche venga adottato un approccio coordinato a livello UE per la loro produzione e distribuzione nei luoghi in cui sono maggiormente necessari.
Questo potrebbe includere l’istituzione di procedure accelerate di appalto congiunto.
· La Commissione deve derogare, almeno per la durata della crisi, ad eventuali ostacoli allo scambio commerciale o alla produzione e distribuzione di articoli essenziali per la risposta medica a COVID-19 creati dai diritti di brevetto su prodotti medici, da relative restrizioni alla ricerca scientifica o da disposizioni di trattati commerciali.
· Sebbene le misure temporanee alle frontiere possano essere giustificate, a condizione che siano appropriate, proporzionate e limitate nel tempo, i confini devono essere tenuti aperti per la fornitura di alimenti, ed i controlli devono essere eseguiti rapidamente così da non pregiudicare i prodotti freschi. I viaggiatori frontalieri che lavorano con contratti stagionali come braccianti nell’agricoltura non devono essere limitati e la loro assistenza sanitaria deve essere garantita. Questo problema potrebbe diventare più urgente se, come molti prevedono, ci sarà una seconda ondata COVID-19 in coincidenza con il periodo del raccolto.
· L’Unione Europea ed i suoi Stati membri devono garantire che gli ostacoli normativi, sia a livello dell’UE nelle Regole del Mercato Unico e dell’Unione economica e monetaria, che a livello nazionale, siano rapidamente identificate e rimosse per consentire, ad esempio, il differimento o la riduzione temporanea di imposte, interessi su prestiti, affitti, bollette e altri costi fissi al fine di alleviare l’onere finanziario di individui ed imprese (in particolare le PMI).
I bilanci in tempi di crisi richiedono investimenti, non austerità:
· Ciò di cui le persone hanno più bisogno in questo momento è la rassicurazione che i governi e le istituzioni dell’UE agiranno insieme ed in modo deciso per fare “whatever it takes”, “qualunque cosa sia necessaria”. Noi vogliamo che quelle autorità pensino fuori dagli schemi dei limiti istituzionali auto-imposti, e che siano coraggiosi e creativi nel trovare e consegnare ai medici ed al personale sanitario i mezzi sociali ed economici necessari per superare l’emergenza COVID-19.
· L’iniziativa del Corona Response Investment da parte della Commissione è benvenuta ma le istituzioni e gli Stati membri dell’UE devono spingersi oltre e trovare, per utilizzare urgentemente, ogni singolo centesimo non assegnato del bilancio UE, in particolare denaro nell’ambito della PAC, politica di coesione, del Fondo di adeguamento alla globalizzazione e del Fondo sociale, per soddisfare le esigenze mediche, sociali ed economiche della lotta contro COVID-19.
· Il bilancio per le Politiche di coesione, in particolare, deve essere notevolmente aumentato come parte di un pacchetto di ripresa. Non ci saranno regioni dell’UE non coinvolte dall’emergenza.
· I bisogni dei paesi che già soffrivano economicamente prima di COVID-19 devono ricevere un’attenzione particolare.
· Solidarietà, oltre al supporto finanziario, devono essere estesi ai nostri vicini, compresi i paesi dei Balcani occidentali che stanno lavorando per aderire all’UE nel prossimo futuro.
· Le istituzioni dell’UE devono accelerare gli attuali negoziati sul “Quadro finanziario pluriennale”, che fissa limiti di bilancio dell’UE a lungo termine, per assicurare un accordo prima dell’estate. Deve altresì accettare la necessità di dimostrare la resilienza di cui la crisi ha sottolineato l’importanza stabilendo una dimensione complessiva del bilancio che si estenda oltre l’1,2% del PIL attuale.
· Ora è fondamentale che il “Meccanismo europeo di stabilità” estenda immediatamente le linee di credito precauzionali ai paesi che potrebbero potenzialmente entrare in difficoltà finanziarie. Questo finanziamento non deve essere soggetto a condizioni di “austerità”, com’è stato in passato. È anche fondamentale istituire un sistema di prestiti ad interessi zero per gli istituti nazionali di previdenza sociale per sostenere i lavoratori ad orario ridotto e lavoratori dipendenti con contratti a termine in scadenza.
· Gli Stati membri dell’UE dovrebbero acconsentire ad un’immissione significativa di capitali nella Banca Europea per gli Investimenti per consentirle di contribuire rapidamente e con tutto il suo potenziale a mitigare gli effetti di COVID-19, oltre che alla creazione di una nuova linea di credito da parte della BEI per garantire liquidità alle piccole e medie imprese
· La crisi COVID-19 ha sottolineato l’importanza vitale di sistemi sanitari ben finanziati, coordinati, gratuiti e universalmente accessibili. Questo non dovrebbe mai essere dimenticato nel fissare le priorità che, a livello sia europeo che nazionale, influiscono sul finanziamento di questi beni pubblici primari e sulle condizioni di lavoro del suo personale.
Dobbiamo costruire un futuro migliore.
· È essenziale apprendere le lezioni che l’attuale crisi ci sta dando e lavorare insieme per dispiegare rapidamente tutti i mezzi necessari a livello europeo, nazionale ed internazionale per affrontare queste crisi con fiducia nel futuro.
· Siamo convinti che questa crisi dovrebbe far ripensare ai nostri leader il modello economico al fine di renderlo più resiliente alle minacce sistemiche – siano esse di origine ambientale, medica, economica o sociale. Dobbiamo ricostruire i nostri sistemi in modo che tengano conto dei limiti planetari in termini di risorse, così come della necessità di fornire servizi pubblici essenziali ben finanziati per assicurare una società giusta e stabile.
· La lotta contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità offre l’opportunità per una gigantesca creazione di posti lavoro e di sviluppo economico che possono aiutare l’economia dell’Unione Europea a riprendersi dallo shock COVID-19. Oltre a finanziare le pressanti necessità di breve termine, i fondi dell’Unione Europea, siano essi provenienti dal bilancio dell’UE, dal MES o dalla BEI, dovrebbero essere incanalati in un Pacchetto Verde di Stimolo che vada oltre l’attuale Piano di Investimenti Sostenibili in termini di ambizione.
Verdi Europa