191 morti. Praticamente il 30% dei morti per Covid in Italia ieri, sono in Veneto.
2.655 positivi. Praticamente il 23% dei positivi al Covid in Italia ieri, sono in Veneto.
Le feste han fatto abbassare la guardia a molti. Anche alla Regione Veneto che, in un raptus filo-caccia, si dedica a rispondere alle priorità dei suoi Veneti più importanti: i cacciatori.
Non i medici, gli oss e gli infermieri che chiedono SOLO TAMPONI MOLECOLARI, ormai esasperati dal proliferare del virus negli ospedali.
Non le case di riposo, le residenze per disabili che boccheggiano, per i numeri di casi, di deceduti, di personale malato, per i costi ormai al limite…
I cacciatori sono priorità delle scelte politiche regionali, con il diritto, in pieno divieto, di uscire dal Comune, di andarsene dove vogliono.
Insomma… la caccia vale come il lavoro, l’emergenza sanitaria o l’urgenza inderogabile di assistere un parente non autosufficiente.
Sulla base di quale merito o considerazione giuridica? La valenza sociale di una pratica violenta che priva di vita un essere vivente, per caso?
O forse il peso elettorale dei cacciatori ?
Con il collega Zanoni abbiamo scritto alla Giunta. Perché, di fronte ad un’emergenza sanitaria e alle condizioni dei nostri ospedali, una deroga di questo tipo rasenta la sfacciataggine nel suo essere insensata.