“Chi a suo tempo ha sostenuto pubblicamente e con afflato campanilistico la presidenza di Bolsonaro ha l’obbligo morale di condannare apertamente quanto in queste ore sta accadendo in Brasile: le violenze e gli assalti alle istituzioni pubbliche, democraticamente elette, sono frutto della retorica da capobanda dell’ex presidente Bolsonaro, che non ha mai ammesso la sconfitta alle recenti lezioni presidenziali che hanno certificato la vittoria di Lula. Si può essere orgogliosi di queste violenza? Certamente no, per questo ritengo che le istituzioni, così come i rappresentanti della Lega veneta, da tempo supporter di Bolsonaro, anche a causa delle sue origini, debbano esprimere la loro forte contrarierà alle richieste di asilo in Veneto, a quanto pare formulate dall’ex presidente per sé e per la propria famiglia.”
Così la Senatrice Aurora Floridia (Alleanza Verdi e Sinistra) riguardo alla notizia dell’assalto alle sedi istituzionali brasiliane compiuto da sostenitori dell’ex presidente del Brasile.
“Già al cospetto dei fatti per cui Bolsonaro è stato accusato di crimini contro l’umanità, sarebbe dovuta intervenire una forte presa di posizione da parte di chi regge la propria azione politica su una retorica populista e negazionista. La politica riscopra il valore e il rispetto per le istituzioni e la democrazia, abbandonando il linguaggio aggressivo e divisivo che spesso mina le fondamenta delle stesse istituzioni e fomenta violenza, come è avvenuto anche in Brasile. È arrivato il momento di esprimere tutto la distanza politica possibile da Bolsonaro, che non è orgoglio veneto, è piuttosto vergogna per la democrazia e persona non gradita in Veneto, nonostante la cittadinanza onoraria concessa dal comune di Anguillara Veneta.”