“Un impegno a tutela del settore cerealicolo che, a ben vedere, rischiava di costituire un canale privilegiato per concedere aiuti che nei fatti avrebbero rafforzato la dipendenza del nostro settore cerealicolo da multinazionali e stati esteri. Per questo, nel corso del dibattito consiliare di oggi sulla mozione <<Seme certificato: Inserire sostegni accoppiati per le seguenti colture: frumento duro, mais, frumento tenero, riso; soia, leguminose da granella e da foraggio>> abbiamo chiesto di dare forza gli spazi e le attività economiche di chi propone produzioni locali, semi antichi e si differenzia sia in qualità, che in tipicità, scegliendo di incentivare l’autonomia produttiva agricola.” Così le Consigliere Guarda (Europa Verde) e Zottis (Partito Democratico) illustrano le modifiche apportate tramite il loro contributo alla mozione della maggioranza discussa e approvata oggi in Consiglio regionale.
“Senza la nostra proposta di modifica – proseguono le Consigliere -il risultato sarebbe stato quello di spinto estendere gli aiuti combinati a chi produce mais di Monsanto, ma non chi fa mais marano, o cultivar cerealicoli come il Piave e le altre varietà antiche fino ad oggi conservate nella banca del germoplasma dell’ist. Strampelli di Lonigo, ora conservate e riprodotte da Veneto Agricoltura e Agribagnolo per il Comune di Lonigo. Felici sia stata compresa la nostra sollecitazione. La sovranità alimentare parte da questi impegni, che ora dobbiamo onorare non solo equiparando le varietà locali a quelle del mercato internazionale, anzitutto elevandole e incentivandole. La proprietà genetica dei semi è la priorità.”