Venezia, 8 febbraio 2022 – «Com’è possibile che la Regione lanci un app “anti-burocrazia”, senza verificare che sia accessibile a tutti? É un controsenso: così un servizio che dovrebbe semplificare la vita ai cittadini diventa per alcuni un’ulteriore complicazione». Lo dichiarano le consigliere regionali Cristina Guarda (Europa Verde) ed Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), che oggi hanno depositato un’interrogazione a risposta immediata dopo «la segnalazione da parte dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Treviso, riportata dalla stampa locale, di questo incredibile disservizio».
«E non è la prima volta che la Regione pubblica online dei contenuti non accessibili ai non vedenti, visto che già il 20 settembre 2022 la dichiarazione di accessibilità presente sul sito dell’Agid (e redatta dalla Regione stessa) segnalava la non conformità di alcuni contenuti del portale della Regione Veneto», sottolineano le consigliere regionali. «L’obiettivo di ridurre l’entropia e di mettere ordine al disordine, dichiarato dal presidente Zaia, è sicuramente condivisibile, ma non può cozzare con il diritto di tutti i cittadini di accedere agli stessi servizi. Specie dei più fragili che sono tutelati da apposite normative», aggiungono e concludono: «chiediamo alla Giunta Zaia di rendere l’app viviVeneto pienamente accessibile a tutte e tutti».
Cristina Guarda (Europa Verde), consigliera regionale
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale