Roma, 9 giu. – “Il Governo Meloni si schiera con le quattro Regioni italiane – Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna- contrarie alla revisione della direttiva Europea sulla qualità. Questo nonostante il gravissimo stato di inquinamento dell’aria che in Italia produce 60 mila morti premature ogni anno e la valutazione di ‘Air quality in Europa 2022’ dell’Agenzia europea dell’Ambiente secondo cui l’inquinamento atmosferico continua a rappresentare un rischio significativo per la salute in Europa. È quanto abbiamo appreso oggi dal sottosegretario all’Ambiente Ferrante che ha risposto alla nostra interrogazione, a prima firma Angelo Bonelli, nella quale chiedevamo di prendere una posizione. Il sottosegretario ha detto che il Governo ha chiesto alla Commissione di fissare obiettivi e tempistiche che siano ‘realistiche e ottemperabili’, ricordando che la stessa proposta di Direttiva prevede ‘la possibilità di posticipare il termine per il raggiungimento dei limiti nel caso in cui le caratteristiche di disperazione sito-specifiche e ortografiche rendano più difficile, a parità di riduzione delle emissioni, il rispetto dei nuovi limiti’: dunque laddove è più difficile combattere l’inquinamento per le caratteristiche del territorio, come per la Pianura Padana, allora si procede abbassando i limiti”.
E’ quanto rende noto la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella la quale aggiunge: “troviamo molto grave che il Governo non intende difendere la qualità della nostra aria e non dá risposte in merito alle procedure di infrazione comunitarie ancora aperte nei confronti dell’Italia. La nuova Direttiva, maggiormente coerente con le linee guida dell’OMS, dovrebbe entrare in vigore nel 2030, lasciando alle Regioni tempo e modo per adeguarsi ai nuovi valori. Ma non solo le quattro Regioni maggiormente colpite non intendono farlo, purtroppo il Governo le sostiene”.