Pfas e maternità, Cristina Guarda (EV): “Ok alle mie proposte alla Giunta: 4 interventi per informare e tutelare le donne in età fertile o in attesa e i loro bimbi”. Così commenta la Consigliera regionale Cristina Guarda (EV) l’approvazione, pur con modifiche, da parte del Consiglio regionale, della mozione che la vedeva prima firmataria sui rischi che la contaminazione da Pfas comporta sulle gravidanze: “Anni di lavoro hanno condotto alla maturazione di una conoscenza e sensibilità condivisa sui rischi della contaminazione da Pfas. Pericoli che non riguardano solo gli adulti che entrano a contatto con queste sostanze, ma soprattutto i nascituri, vista l’elevata probabilità di contrarre patologie che comportano anche anomalie al sistema nervoso e difetti congeniti al cuore, come dimostrato da alcune ricerche. E’ importante ricordare come, nel processo da inquinamento da Pfas, attualmente pendente a Vicenza, in sede dibattimentale sia stata citata la dottoressa Russo, la quale ha da tempo evidenziato, nella zona rossa, un aumento di diabete gestazionale e la nascita di bambini con basso peso corporeo. Con la mia mozione, approvata dai colleghi di maggioranza e opposizione, si impegna la Giunta regionale ad agire su ambiti e proposte che ho avanzato con medici e cittadini fin dal 2017, ma ancora oggi non attuati:
1. raccomandare, alle mamme delle zone coinvolte, il non utilizzo per scopi alimentari di acqua da rubinetto, e di realizzare una costante campagna informativa sui rischi per la salute.
2. garantire, alle donne che subiscono la contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche, il diritto a pianificare una gravidanza, attraverso un arruolamento dedicato in un formale protocollo di sperimentazione clinica volto a favorire la possibilità di abbattere i Pfas presenti nei loro organismi, attività informative ad hoc, linee guida per ridurre l’esposizione e progetti di monitoraggio e assistenza delle donne in gravidanza per tenere sotto controllo i Pfas, la salute e gli altri fattori di rischio.
Ho accolto due richieste di modifica, togliendo riferimenti a rimborsi economici alle famiglie che devono acquistare acqua in bottiglia per limitare l’esposizione in linea con i dati EFSA, oltre a consentire alla Giunta di “valutare” i punti proposti.
L’ho fatto poiché ritengo che l’apertura da parte dei colleghi in Consiglio sia un segnale di maggiore coscienza e responsabilità, anche a livello personale, necessari alla realizzazione di quanto proposto con questa mozione.”
Conclude Guarda: “Oggi abbiamo fatto un piccolo, ma importante passo avanti dl punto di vista politico, ora però devono conseguire quelle giuste azioni che da anni cittadini e comitati attendono”.