“Anche a Belluno dissenso unanime tra maggioranza e opposizione sulla diga del Vanoi. Dissenso condiviso e trasversale che non può essere ignorato”. A dirlo la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda.
“La celebratissima diga del Vanoi, quella che nei piani di Zaia dovrebbe prevenire siccità è osteggiata a ragione dai comuni amministrati dalla stessa Lega. È evidente a tutti – aggiunge Guarda – che il Veneto non ha certo bisogno di spendere 150 milioni di euro per 35 milioni di metri quadrati di acqua, potendo invece raggiungere un risultato analogo non inondando il Veneto di altro cemento, utilizzando piuttosto le risorse pubbliche in maniera congrua, visto che con uno stanziamento pubblico di 500.000 e 35 ettari sparsi per l’alta pianura veneta si possono realizzare le aree forestali di infiltrazione, con zero impatto sull’ambiente”.
“È utile ricordare – commenta Guarda – che l’area in cui dovrebbe insistere la diga è caratterizzata da altissimo rischio idrogeologico, caratterizzata dunque da elevata criticità. La sola progettazione della diga è stata finanziata con 917.000 euro. Risorse ingenti che potremmo utilizzare investendo in proficue pratiche di conservazione della risorsa idrica, ideate da Veneto Agricoltura, rispettose delle peculiarità idriche del nostro territorio. Bene ha fatto il comune di Feltre, spero che altri comuni vogliano manifestare in modo analogo il proprio legittimo dissenso”, conclude Guarda.