Vajont, Zanella: 60 anni dopo la montagna è minacciata soprattutto da chi nega i cambiamenti climatici. Fondamentale la Nature Restoration Law approvato dal parlamento UE
Roma, 9 ott. – “Una tragedia industriale, non una fatalità naturale, che avrebbe dovuto insegnare a tutelare la montagna in tutti i modi. Invece non è andata così. La frana che fece crollare il Monte Toc, determinando il conseguente impatto sulla diga costruita nella Valle del Vajont, era stata causata dall’impatto di opere non adeguate alla situazione geologica. Ancora oggi, tuttavia, la montagna non è tutelata, anzi aggredita con maggiore velocità dalla crisi climatica che molti esponenti di questo governo negano. Ogni volta che pensiamo di dominare e manomettere la natura compiamo un delitto che prima poi presenta il suo conto. La memoria di quell’immane disastro annunciato, dovrebbe indurci a cambiare radicalmente strada. La Nature Restoration Law – la legge per il ripristino della natura e degli habitat – recentemente approvata dal Parlamento europeo (ora in discussione al Consiglio europeo) punta alla riqualificazione degli ambienti naturali e degli habitat e dovrebbe essere la strada maestra in questa direzione. Ma anche in questo caso il Governo va ostinatamente nella direzione contraria”. Lo sostiene Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, intervenuta oggi alla manifestazione a Longarone in ricordo delle vittime della tragedia.