“Il Veneto non può dimenticare e non dimentica il disastro che in pochi minuti determinò la morte di quasi duemila persone. “Diga funesta per negligenza e sete d’oro altrui”, così recita l’epitaffio inciso sulla lapide di una delle tante vite disperse e mai più ritrovate. Un monito che deve costantemente spronarci all’attenta riflessione sulle conseguenze delle nostre scelte sulla collettività.” Lo afferma la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde)
“La commemorazione non è certo un mero rituale che ci riporta alle cause e agli effetti di quanto avvenuto”- continua Guarda- “ma deve essere impegno attivo e continuo nell’impedire che fatti simili si ripetano. Fa bene il Presidente Zaia a ricordarci le conseguenze della presunzione da parte dell’uomo di poter piegare la natura ai propri interessi. Concordiamo e auspichiamo che tale invito possa essere faro costante nell’adozione delle decisioni pubbliche dell’oggi e del futuro.”