Interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Ambiente
Roma, 13 ott. – “Dopo l’incidente che ha portato alla chiusura della centrale nucleare di Krško, a circa 150 chilometri da Trieste, in territorio sloveno, vogliamo che il Governo italiano rassicuri le popolazioni interessate e intervenga presso il Governo sloveno”. Lo afferma Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera dove è stata presentata una interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Ambiente. “I tecnici della Nuklearna elektrarna Krsko (Nek) in seguito ad una perdita lungo una conduttura sono stati costretti a ridurre l’attività, fino ad interromperla”, spiega Zanella che ricorda: “Lo spegnimento della centrale era avvenuto già nel 2020, dopo un terremoto che colpì la Croazia. La centrale di Krško, una delle più vicine al confine italiano, venne costruita tra il 1975 e il 1981, in soli sei anni, ed entrò in funzione nel 1983, con un ciclo di vita previsto di 40 anni, con scadenza nel 2023; sismologi francesi, italiani, austriaci e sloveni hanno accertato che il sito di Krško non è adatto a una centrale nucleare, proprio per il forte rischio sismico dovuto alla prossimità del sito di ben tre faglie attive (Orlica, Libna e Artiče) in grado di produrre terremoti di magnitudo massima pari a circa 7 (30 volte l’energia dei terremoti dell’Aquila del 2009 e Emilia 2012). Questa valutazione è stata fatta anche dall’IRSN (istituto francese di radioprotezione e sicurezza nucleare), consultato dalla Slovenia nel 2013 al fine di costruire a Krško una seconda centrale (NEK 2), e che aveva costatato l’inadeguatezza del luogo proprio a causa del rischio sismico. L’8 marzo dello scorso anno il Ministero dell’ambiente e della pianificazione spaziale della Slovenia ha presentato l’istanza per l’avvio della Consultazione pubblica per la Valutazione di Impatto Ambientale per il Progetto di Estensione del Ciclo di Vita della Centrale nucleare di Krško fino al 2043; poi è stata avviata dal nostro ministero dell’Ambiente la Consultazione pubblica prevista per il procedimento di Valutazione di impatto ambientale in ambito transfrontaliero: ebbene la commissione tecnica VIA-VAS del nostro Ministero , dopo aver raccolto diverse osservazioni e documenti a favore e contro la richiesta della Slovenia, nel giugno del 2022 avrebbe concluso il suo lavoro esprimendo parere negativo in merito”.