“Dopo le immagini terrificanti dei giovani manifestanti inermi presi a manganellate a Pisa, l’intervento del Presidente Mattarella dovrebbe assolvere da motivo di riflessione per tutte le Istituzioni. Nel rispetto delle prerogative della gestione dell’ordine nel nostro Paese, la politica deve fungere da garante del diritto a manifestare e del rispetto delle regole, che valgono per tutti.
Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un uso spropositato della forza su manifestanti che, dalle informazioni rese disponibili all’opinione pubblica, non costituivano una minaccia alla sicurezza ed esercitavano, semmai, il costituzionale diritto a manifestare e a esprimere le proprie opinioni. Ben 3 anni fa, in occasione del ventesimo anniversario dal tristemente famoso G8 di Genova, depositai una mozione in Consiglio regionale, assieme ad alcuni colleghi di opposizione, una mozione per rendere attiva anche a livello regionale la pressione per l’introduzione dei codici identificativi per le forze dell’ordine. Questo codice non sottrae alcuna funzione alle nostre forze di polizia, semmai rappresenterebbe un ulteriore strumento di garanzia a servizio di chi opera in divisa e dei cittadini. Come è stato possibile notare a seguito della lettera inviata dal Presidente Mattarella al Ministro Piantedosi, il centro-destra mal digerisce qualsiasi elementare richiamo allo stato di diritto. Questo genere di prese di posizione, aprioristiche, non rendono giustizia a nessuno, tantomeno a chi è chiamato a gestire l’ordine pubblico. Ci auguriamo che il Consiglio regionale non si sottragga a un democratico e lucido dibattito su questo tema.” Lo dichiara la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde).