Siamo arrivati alla farsa. Dopo le recenti polemiche sul progetto di modificare lo statuto di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), riducendo la rappresentanza di genere del Consiglio di Amministrazione, è stata trovata la soluzione: aumentare da 9 a 11 le poltrone del consiglio di amministrazione e di estendere questa misura ai cinque consiglieri della Gestione Separata. Una mossa presentata come un aumento delle quote rosa. In realtà una soluzione di facciata e un insulto all’intelligenza.
L’incremento di poltrone non equivale ovviamente a un autentico progresso nella parità di genere, non risolve il problema fondamentale della rappresentanza equilibrata e della parità di opportunità. E’ solo un altro tentativo di placare le critiche delle opposizioni alle candidature solo maschili da parte dei partiti della destra, piuttosto che un reale impegno per promuovere l’uguaglianza di genere. Avvilente. Aspettiamo che il Ministro Giorgetti ci dica cosa pensa di fare per far rispettare veramente la rappresentanza di genere.
Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.