“Cinque mesi di tempo per accertare la quantità di Pfas presenti nelle acque in località San Michele a Bassano sono troppi. Stanno bene le rassicurazioni, quando si possono dare, ma si deve prendere atto che le minacce alla salute dei cittadini devono essere affrontate con tempismo e senza sminuire i rischi. Bene accertare la sicurezza degli acquedotti, ma nelle aree contaminate dobbiamo tutelare le persone che possono entrare in contatto con questi veleni in vari modi. I controlli vanno eseguiti anche sui pozzi privati e sulla produzione agricola che va tutelata.
Le sostanze perfluoroalchiliche sono una famiglia di composti chimici la cui pericolosità è data non solamente ad alte quantità e non solo dall’ingestione con acqua. Purtroppo, queste sostanze sono estremamente persistenti e tendono ad accumularsi negli organismi viventi, incluso l’uomo, tramite ingestione, assorbimento epiteliali e respirazione, risultando tossiche anche a basse concentrazioni, con conseguenze sanitarie gravissime.
Per questo è necessario mettere in sicurezza le zone interessate in tempi brevi, partendo dalle famiglie che possiedono pozzi privati, sostenendo le spese di allacciamento all’acquedotto, dato che per tutelare la propria salute saranno costrette a farlo. Esorto l’Amministrazione comunale e la Regione a intervenire urgentemente, garantendo la massima trasparenza, ne va della fiducia dei cittadini.” Lo dichiara il Consigliere regionale di Europa Verde Renzo Masolo.