FLORIDIA, accordo sul clima non è all’altezza dell’emergenza (ANSA) – ROMA, 25 NOV – “Le lobby delle fonti fossili stanno minando ormai da tempo la buona riuscita delle conferenze sul clima, attaccando alla radice questi eventi. Anche la COP29 di Baku, si è conclusa con un accordo non all’altezza della gravità della crisi climatica. Il documento finale è la sintesi di compromessi che penalizzano i Paesi più vulnerabili, evidenziando ancora una volta la disparità tra il blocco dei Paesi ricchi e le nazioni del Sud, che pagano il prezzo più alto degli eventi climatici estremi. È sempre più difficile mantenere l’obiettivo comune del riscaldamento globale entro i 1,5°C, con gli Stati Uniti, sotto la presidenza Trump, che si preparano a uscire dall’Accordo di Parigi. Per questo, è imperativo che l’Europa si riappropri del ruolo di guida nella lotta al cambiamento climatico, dando esempio con politiche ambiziose e coerenti. Rilanciare il Green Deal europeo, accelerare sulla transizione energetica e sostenere le fasce sociali più vulnerabili dei Paesi membri ma anche chi, nei Paesi in via di sviluppo, lotta ogni giorno contro desertificazione, alluvioni e carestie, deve restare il faro guida delle priorità. Il governo Meloni deve cambiare registro: smettere di proteggere i colossi delle fonti fossili e di sostenere la narrazione tossica, secondo cui le rinnovabili sarebbero un lusso per pochi. Il tempo delle parole è davvero finito, serve un’azione concreta, immediata e solidale”. Lo ha afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora FLORIDIA.