“Il Dipartimento Ambiente e salute dell’istituto Superiore di Sanità non poteva essere più chiaro, sono troppe le criticità rilevate sul progetto dell’inceneritore Eni Rewind a Marghera. In una delle aree maggiormente provate, dal punto di vista ambientale, in Europa pensare a un impianto per il trattamento di 190mila tonnellate di fanghi di depurazione all’anno sarebbe folle, oltre che dannoso. Le criticità rilevate sono molteplici e vanno da: lo sforamento dei limiti giornalieri di Pm10 alle criticità legate alla concentrazione di sostanze quali ammoniaca e benzene. Oltretutto, è impossibile ignorare una aspetto che il rapporto dell’ISS evidenzia senza troppi giri di parole: ARPAV, nonostante i limiti dovuti al suo personale esiguo, ha saputo redigere un report utile alle valutazioni di stampo scientifico dell’ISS, mentre il proponente, ovvero il colosso ENI Rewind, avrebbe sottoposto delle integrazioni, a distanza di parecchi mesi dal primo parere dell’ISS, ritenute insufficienti a dimostrare il reale impatto di questo progetto in termini di salute e salvaguardia dell’ambiente. La Regione del Veneto sappia far pesare correttamente il parere dell’ISS, dimostrandosi attenta alle valutazioni tecniche e alle preoccupazioni dei tanti cittadini preoccupati. Al contempo, ci auguriamo che la Regione consegni il report dell’ISS nelle mani di chi a Roma, ma non solo, pensa alla realizzazione di un centrale nucleare nel veneziano. Venezia non può essere la discarica dei sogni altrui, ovvero il luogo dove conferire qualsiasi malsano desiderio provenga dalla testa di chi non conosce e non ama quest’area. La destra di governo può anche sognare un inceneritore di fanghi e Pfas dietro casa, i cittadini veneti No.” Lo dichiara il Consigliere regionale di Renzo Masolo (Europa Verde).