Trivelle al largo del Delta del Po: Zanella: importante stop da TAR del Lazio. Nel 2021 i ministeri ex Transizione ecologica (Ambiente) e Cultura avevano dato il loro via libera

Roma, 3 Dic. “E’ una prima vittoria di un ampio fronte di associazioni ambientaliste, enti locali e rappresentanti dei territori”. Così la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella la quale spiega: “il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro il Decreto Ministeriale n. 116 del 29 marzo 2021 adottato dal Ministro della Transizione Ecologica (ora Ambiente) di concerto con il Ministro della Cultura il quale dava un giudizio di compatibilità ambientale sul progetto di trivellazione di un’area nel Delta del Po, nell’ambito della concessione della Po Valley Operation Pty LtdNel 2021; in base a questo decreto è già stata fatta una trivellazione a meno di un chilometro dai confini del Delta del Po, tra le 6 e le 12 miglia marine di distanza dalla costa, sito marino di interesse comunitario. Ricordo che nel 2015 l’UNESCO ha riconosciuto la zona umida del Delta del Po come riserva di biosfera del programma ‘Man and the Biosphere’. L’importante ricorso è stato proposto da diversi organismi: Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, Provincia di Rovigo, Comune di Adria, Comune di Taglio di Po, Comune di Ariano nel Polesine, Comune di Loreo, Comune di Rosolina, Comune di Papozze, Comune di Corbola, Comune di Porto Viro, Comune di Porto Tolle”, i quali hanno sostenuto che lo sfruttamento del giacimento di gas va respinta per 7 motivi: 1. il decreto in questione avrebbe dovuto valutare gli interessi in conflitto, coordinandosi con l’istituzione del sito marino (comunicata a dicembre 2020 alla Commissione Europea); 2. eccesso di potere, poiché l’atto impugnato riguarda un giacimento posto nell’area marina protetta collocata all’interno delle dodici miglia nautiche dalla costa, ponendosi contro il divieto di nuove trivellazioni, dal momento che non si deve tenere conto soltanto della collocazione dei pozzi e della piattaforma di progetto; 3.non sono stati approfonditi adeguatamente alcuni profili di grandissima importanza e delicatezza, ed in particolare i possibili effetti delle trivellazioni sul fenomeno già esistente della subsidenza, rilevante non solo per la aumentata profondità del mare, ma anche per il progressivo abbassamento del piano di campagna (verificatosi nella misura di tre metri nei soli anni dal 1951 al 1980); 4. non è stato adeguatamente valutato l’impatto – anche acustico – sulle specie della fauna marina; 5 e 6. non sarebbe stato adeguatamente valutato l’impatto del progetto sull’attività di pesca; 7. violazione della direttiva n. 2014/89/UE, e di altre norme italiane poiché sarebbe mancata la valutazione degli effetti dello sfruttamento del giacimento nella interazione terra-mare. Grazie a tutte le associazioni e alle Amministrazioni ricorrenti per il gran lavoro svolto a beneficio di un ampia comunità”, conclude Zanella.

Condividi questo contenuto:

Articoli recenti

  • All Post
  • Comunicati stampa
  • Eventi
  • Guide
  • In evidenza
  • News
  • Veneto
    •   Back
    • Vicenza
    • Verona
    • Treviso
    • Belluno
    • Rovigo
    • Venezia
    • Padova
    •   Back
    • Senato della Repubblica
    • Consiglio Regionale Veneto
    • Europa Verde Veneto
    • Giovani Europeisti Verdi
    • Camera dei Deputati
    • European Green Party

EUROPA VERDE VENETO.
Siamo la Federazione regionale veneta di Europa Verde, il partito ecologista italiano affiliato agli European Greens.

Federazione dei Verdi del Veneto – Via Varrone 20, 30173 Venezia – P. Iva 90070670279
Privacy policyCookie policyAggiorna le tue preferenze cookie

Licenza Creative CommonsQuesto sito è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Rimani aggiornato sul nostro Telegram: