Vicenza, 5 dicembre 2024 – «Nel ricco Veneto, nell’arco di poche ore due persone sono morte di freddo perché non avevano una casa. Tragedie come questa sono un chiaro segnale dell’emarginazione e della miseria che affliggono il nostro paese e la nostra Regione. Con un paradosso che fa rabbia: ci sono centinaia di alloggi sfitti, a fronte di un numero crescente di senza dimora». L’eurodeputata Cristina Guarda del Gruppo Verdi/ALE lancia un appello urgente a tutte le istituzioni, dal livello locale a quello europeo, per affrontare l’emergenza abitativa e garantire il diritto all’abitare per tutti. «L’impegno di Ursula Von der Leyen per un “Piano Europeo per le Abitazioni Accessibili”, annunciato nel suo discorso di conferma, è positivo. Ma l’emergenza casa va affrontata di petto, a partire dalla questione Airbnb: come Verdi europei, denunciamo da tempo la crescente finanziarizzazione degli alloggi e le sue tragiche ricadute sociali».
«In questo contesto, il ruolo del terzo settore è cruciale. Lo dimostrano casi virtuosi, che ho potuto toccare con mano, come il progetto “Abitare Solidale” di Caritas Opitergina. Offrendo soluzioni concrete all’emergenza abitativa, dimostra come la collaborazione tra enti pubblici, privati e il terzo settore sia fondamentale per affrontare questa crisi. Con iniziative di questo tipo, si forniscono non solo alloggi, ma anche integrazione sociale e supporto, raggiungendo e sostenendo le persone in difficoltà dove le istituzioni spesso non arrivano. Ma non può essere tutto a carico del volontariato», dichiara Guarda, e prosegue: «di fronte a un quadro che via via si aggrava, serve un salto di qualità nelle politiche europee per inclusione ed il contrasto alla povertà: benissimo il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), con il quale posso pagare coperte e scarpe per i senzatetto. Ma se voglio che nessuno muoia più di freddo, alle persone devo garantire una casa. Credo sia una questione di civiltà». «Oltre che di priorità: continueremo a opporci a un governo nazionale a una Commissione europea che scelgono di dirottare sempre più finanziamenti verso l’industria bellica», aggiunge l’eurodeputata.
«In Italia, più di una casa su quattro è disabitata. Secondo i dati ISTAT elaborati da OpenPolis, 9,6 milioni di alloggi non sono permanentemente occupati. In Veneto le case vuote sono oltre 95 mila e la provincia di Belluno entra nella top 10 nazionale, occupando il sesto posto. Di contro, ISTAT certifica 100 mila persone senza fissa dimora a livello nazionale, un dato purtroppo in aumento. La maggioranza sono uomini, molti sono cittadini stranieri, ma attenzione: 6 senza tetto su 10 sono di origine italiana». Che fare, quindi? «Occorre garantire l’accessibilità economica degli alloggi, promuovere abitazioni dignitose e sostenibili, assicurare equità sociale, mantenere la coesione territoriale e creare sinergie con le politiche comunitarie. Certo, la responsabilità primaria delle politiche abitative spetta agli Stati membri, mentre l’attuazione è in capo a Regioni ed enti locali, ma l’Unione Europea gioca un ruolo cruciale nel fornire orientamenti e finanziamenti», conclude Guarda.
Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata