Nuova interrogazione ai ministri dell’agricoltura, della sanità e dello sport
Roma, 11 gen. “Dopo l’inchiesta di Report sulle modalità di operare dell’Enci, Ente Nazionale cinofilia italiana, associazione controllata dal ministero dell’Agricoltura che cataloga le razze canine, chiediamo che siano accesi i fari su altre manifestazioni dove sfilano i cani, come quelle organizzate dalla Federazione italiana armi sportive da caccia (Fidasc), finanziata dal Coni, che promuove esposizioni e prove di lavoro per cani da caccia e di altre razze. Occorre a nostro avviso nominare un commissario ad acta, anche d’intesa con le associazioni ed enti che si occupano di benessere animale e con l’ordine dei veterinari. Come abbiamo visto dall’inchiesta televisiva, gli animali sono sottoposti a penosi stress fisici ed emotivi, mascherati dall’uso di sostanze dopanti come la ketamina, poiché le esposizioni non si basano (o non dovrebbero basarsi) solo su fattori estetici ma anche psichico-comportamentali: un cane, per quanto bello, deve essere equilibrato e manifestare tranquillità e buona gestione dello stress durante la gara. Nell’addestramento si utilizzano spesso collari e dispositivi che possono produrre dolore al cane, ancorché vietati in Italia ma non in altri Paesi. Inoltre, chiediamo misure per il controllo della selvaggina utilizzata per addestramento anche con sparo: sono diverse, infatti, le prove di lavoro e le esposizioni organizzate dalle associazioni venatorie che gestiscono zone di addestramento e allenamento dei cani anche con l’abbattimento di avifauna di allevamento appartenente a specie cacciabili, pratica oggi molto pericolosa visto il salto di specie che ha già fatto il virus dell’aviaria nell’uomo, confermato dalle recenti notizie: proprio tre giorni fa è morto negli Stati Uniti (Luisiana) il primo uomo contagiato dall’aviaria: quali controlli sanitari sono previsti per scongiurare il contatto con il virus dell’aviaria con l’uomo? Chiediamo lo stop alla importazione della fauna selvatica su tutto il territorio nazionale”.
Così Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera.