27 febbraio 2025 – “C’è una differenza tra la necessaria semplificazione delle normative, che sosteniamo con forza, e la deregolamentazione selvaggia. Il pacchetto “Omnibus” della Commissione europea esce dai binari del Green deal europeo e mette a repentaglio gli obiettivi prefissati, rischiando di aggravare la crisi ambientale e di danneggiare l’economia dell’UE, creando incertezza e caos proprio quando è necessaria stabilità”. Cristina Guarda, Benedetta Scuderi e Ignazio Marino, eurodeputate ed eurodeputati dei Verdi eletti nella lista AVS, commentano il pacchetto Omnibus sulla semplificazione, presentato ieri dalla Commissione UE.
“Intervenire su direttive adottate da poco genera confusione e incertezza nei mercati. A inizio febbraio, un gruppo di investitori con 6 trilioni di euro in asset gestiti avevano esortato l’UE a non indebolire le regole ambientali. Nel 2025, la transizione ecologica non è solo una necessità ambientale, ma anche economica, e per questo gli investitori chiedono regole solide. Mentre negli USA la nuova presidenza Trump promuove politiche retrograde che minacciano il clima e l’ambiente, l’UE dovrebbe rimanere salda nel suo ruolo di guida globale della lotta alla crisi climatica. Nessuno spazio va dato a destre sovraniste e negazioniste della crisi climatica. È imperativo che l’UE non solo mantenga, ma rafforzi le norme per la sostenibilità. Per questo, e per l’indebolimento della tutela dei diritti umani e dei lavoratori che la proposta “Omnibus” comporta, ci opponiamo a passi falsi come questo pacchetto presentato dalla Commissione. Avremmo accolto in modo positivo una vera semplificazione, non possiamo farlo con un simile colpo di spugna: l’UE non può fare passi indietro sui diritti”, concludono le eurodeputate e gli eurodeputati.