1 marzo 2025 – “I dati pubblicati ieri da Arpav nel rapporto “Meteo e Clima 2024” sono chiari: il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato in Veneto, con un’anomalia termica di +1,44 °C rispetto alla media 1991-2020. Un segnale inequivocabile del riscaldamento globale, che non può più essere negato. Questo non è allarmismo, ma la dura realtà dei fatti: anche la destra negazionista dovrà farci i conti, prima o poi. Oppure Zaia, leggendo il rapporto dell’agenzia regionale, se la prenderà ancora con i “pericolosi ambientalisti”, che di recente ha messo alla gogna per le critiche alle opere dei Giochi olimpici, fortemente impattanti per la montagna bellunese, a partire dalla pista da bob?”. Così Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi, a commento del rapporto disponibile sul sito dell’Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto.
“Il rapporto evidenzia l’aumento di ondate di calore, notti tropicali e fenomeni meteorologici estremi, con impatti diretti sulla salute, l’agricoltura e l’ambiente. Un plauso ad Arpav per il suo lavoro scientifico e indipendente, in contrasto con le posizioni negazioniste della destra che governa l’Italia e la Regione Veneto, e che in Europa continua a opporsi al Green Deal e alla transizione ecologica. Ricordiamo quando l’assessore regionale allo Sviluppo economico, con tweet inopportuni, ironizzava sul cambiamento climatico, arrivando a “bullizzare” Greta Thunberg. Questi atteggiamenti sono inaccettabili di fronte all’emergenza climatica”.
“A livello europeo, la crescita delle destre sovraniste e negazioniste della crisi climatica sta influenzando negativamente le politiche della Commissione Von der Leyen. I recenti pacchetti di proposte economiche, come quello “Omnibus”, vanno verso la deregolamentazione e l’indebolimento degli obiettivi climatici. C’è una differenza tra la necessaria semplificazione delle normative, che noi Verdi sosteniamo con forza, e la deregolamentazione selvaggia. Queste misure rischiano di aggravare la crisi ambientale e di danneggiare l’economia dell’UE, creando incertezza e caos proprio quando è necessaria stabilità”.
“Dal Veneto all’Europa, abbiamo bisogno di politiche serie per ridurre le emissioni e adattarsi ai cambiamenti climatici. La scienza ci indica la strada: è ora di agire”, conclude Guarda.
Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata