(Arv) Venezia 8 mar. 2025 – “Il presidente Zaia continua a giocare come un prestigiatore con i tre bussolotti cercando di occultare, in modo maldestro e fantasioso, il colossale buco finanziario della Superstrada Pedemontana Veneta. La decisione di abbassare i pedaggi, presentata come un regalo ai veneti, rappresenta in realtà la clamorosa ammissione del fallimento di un’opera diventata insostenibile economicamente”.
È quanto dichiarano i consiglieri regionali di Europa Verde, Andrea Zanoni e Renzo Masolo in merito all’annuncio degli sconti sui pedaggi della SPV.
“La matematica non è un’opinione: abbassare i pedaggi significa abbassare anche le entrate, poiché non è affatto garantito che l’eventuale maggior numero di veicoli possa compensare la riduzione delle tariffe. È un semplice gioco di prestigio che tenta di mascherare la realtà”. Questo giochetto potrebbe tornare utile a qualche centinaia di migliaia di veneti residenti lungo i 94 chilometri della SPV ma le minor entrate potrebbero far aumentare il buco che poi dovrà essere coperto con tagli ai servizi come manutenzioni stradali, sicurezza, sanità a carico di tutti e 5 milioni di veneti. Potremmo proprio dire “Peso el tacon del buso”, sottolineano Zanoni e Masolo.
“È doveroso ricordare ai cittadini veneti che, grazie alla terza convenzione fortemente voluta da Zaia, la situazione è drammatica: mentre il privato, SIS, incamererà fino al 2064 un canone annuo garantito – attualmente di circa 180 milioni che arriverà persino a 450 milioni di euro – la Regione dovrà accontentarsi dei soli pedaggi, che si sono già dimostrati ampiamente insufficienti per coprire tali costi. Questo genererà un buco nelle casse pubbliche che, considerando un canone medio annuo di 300 milioni e entrate da pedaggi annue di 120-130 milioni, raggiungerà la cifra spaventosa di circa 6 miliardi di euro entro fine concessione!”
“Dopo dieci anni di denunce inascoltate, oggi Zaia mi dà finalmente ragione: la Pedemontana è davvero l’autostrada più cara d’Italia. Forse è arrivato il momento che se ne faccia una ragione anche la collega Rizzotto, che ha sistematicamente contestato le mie affermazioni su questo punto. La riduzione del pedaggio è solo l’ammissione che le tariffe erano effettivamente proibitive, come sostengo da anni”, aggiunge Zanoni.
“Questa è l’ennesima operazione di fumo negli occhi, con sconti riservati solo ai possessori di Telepass e senza una chiara previsione dell’impatto economico di questi sconti. Il presidente stesso ha ammesso di non avere ‘la dimensione di quanto vale’ questa operazione. È inaccettabile che si giochi così con il denaro pubblico e con il futuro dei veneti”, concludono Zanoni e Masolo.