“Oggi abbiamo incontrato i manifestanti della CGIL, prima durante il sit-in all’esterno di palazzo Ferro-Fini, poi al suo interno, in Sala Legni. Durante l’incontro il Presidente del Consiglio regionale ha spiegato che il Nuovo Piano Strategico Regionale del Veneto per la Salute e sicurezza sul lavoro è ora pubblicato sul BUR regionale. Ho fatto presente che tale piano arriva con due anni di ritardo, senza alcun passaggio nelle commissioni consiliari o in Consiglio. La regione Veneto, ancora una volta, arriva con grave ritardo, nonostante i Sindacati denuncino da anni il sottorganico degli Spisal in Veneto. I bandi regionali si ripetono, ma il numero degli inserimenti rimane ben inferiore al numero dei pensionamenti. Questo si aggiunge a un altro grave problema, ovvero la mancanza di competenze specifiche. Un tempo gli Spisal potevano contare su addetti specializzati in specifici settori, questa specializzazione consentiva il mantenimento di standard elevati nei controlli sul luogo di lavoro. Oggi, invece, il trend è quello di fare di tutta l’erba un fascio, ai controllori viene chiesto di occuparsi di qualsiasi settore lavorativo, una richiesta che rallenta e complica ulteriormente le verifiche che richiederebbero conoscenze più mirate. Invece, oggi allo stesso controllore viene richiesto di effettuare controlli in cantieri, officine, tintorie, falegnamerie, eccetera. Un controllo serio in specifici settori richiede uno sguardo attento, allenato e competente. Competenze che non nascono dal nulla, ma che si creano mediante lo stanziamento di risorse adeguate, ma tutti sappiamo quanto la coperta sia sempre più corta. La SPV, coi suoi costi esorbitanti, ha sottratto risorse importanti dal budget regionale, di questo sono consapevoli i Veneti, soprattutto i lavoratori Veneti, che si sentono dimenticati dalla Regione.” Lo dichiarano i Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde).