(Arv) Venezia 17 apr. 2025 – “In qualità di consigliere regionale di Europa Verde, esprimo profonda preoccupazione per quanto sta accadendo riguardo l’inchiesta su alcune presunte irregolarità negli appalti dei servizi digitali avvenuti tra il 2020 e il 2021, attualmente a rischio archiviazione a seguito di una norma inserita in un recente decreto che rischia di ridefinire la natura giuridica dell’ente”. E’ quanto dichiara Andrea Zanoniconsigliere regionale di Europa Verde a palazzo Ferro-Fini. “Due righe inserite addirittura in un decreto sulle calamità naturali, poi convertito in legge, hanno ridefinito la Fondazione Milano Cortina 2026 come ente privato e non pubblico. Da questa modifica dipende il destino dell’inchiesta sugli appalti olimpici, che coinvolge 7 indagati tra dirigenti e imprenditori per corruzione e turbativa d’asta. La Procura di Milano ha richiesto l’archiviazione con un documento di oltre 200 pagine, ma contestualmente ha domandato alla giudice per le indagini preliminari di sollevare la questione davanti alla Corte costituzionale, denunciando un’’indebita ingerenza’ del Governo con ‘ripercussioni dirette sull’attività investigativa’. Il Governo ha offerto uno scudo penale alla Fondazione Milano-Cortina attraverso una norma che, definendo l’ente come privato, potrebbe portare all’archiviazione dell’indagine. Ci troviamo di fronte a una legge che, secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica di Milano, mira a interferire indebitamente con un procedimento giudiziario già in corso. È inaccettabile – commenta Andrea Zanoni – che si cerchi di sanare a posteriori situazioni potenzialmente illecite attraverso escamotage legislativi”. “La verità è che la Fondazione Milano-Cortina nasce da un accordo tra enti pubblici, gestisce ingenti risorse pubbliche e svolge funzioni di interesse nazionale. Come potrebbero questi elementi non configurare una natura pubblica dell’ente? La questione deve andare sui tavoli della Corte costituzionale, affinché si faccia chiarezza una volta per tutte sulla reale natura della Fondazione. L’ANAC – sottolinea Zanoni – aveva già ribadito la natura pubblica dell’organizzazione delle Olimpiadi, ed è inaccettabile questo tentativo stravagante e atipico di cambiare le carte in tavola. A maggio 2024, alla notizia delle indagini in corso, Europa Verde interrogò il Presidente Zaia; la risposta del giugno 2024, fu laconica e deludente: ‘si è venuti a conoscenza attraverso gli organi di informazione delle indagini della Procura della Repubblica di Milano in corso e si attendono gli esiti del lavoro che la Magistratura sta svolgendo’, ricordiamo perciò al Presidente che oggi quel lavoro rischia di essere travolto da una disposizione di legge nazionale voluta dalla sua maggioranza”. “Continueremo a vigilare con i nostri parlamentari, – dichiara Zanoni – come annunciato dall’on. Luana Zanella capogruppo AVS alla Camera, affinché prevalga la trasparenza e affinché le indagini possano proseguire senza ostacoli di natura politica, nell’interesse della legalità e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate a un evento di rilevanza internazionale come le Olimpiadi invernali. Ricordo che sulla vicenda Olimpiadi, sono il primo firmatario di una richiesta, sottoscritta da tutti i colleghi di opposizione e indirizzata alla Commissione IV Legalità e politiche pubbliche del Consiglio regionale, proprio per far luce su come si stanno spendendo i soldi pubblici con particolare riferimento a Cortina e a tre specifiche questioni: 1) valutare i rischi dell’infiltrazione criminale e mafiosa; 2) conoscere gli strumenti di prevenzione messi in atto dalle stazioni appaltanti; 3) valutare l’attitudine del sistema dei controlli e individuare situazioni di criticità”.